relatore Paolo Puppa

martedì 19 aprile 2016, ore 17:30
Casa di Carlo Goldoni

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Nel 2016 ricorrono i centodieci anni dalla nascita di Samuel Barclay Beckett (Dublino, 1906 – Parigi, 1989) – scrittore, drammaturgo, poeta, traduttore e sceneggiatore – uno degli autori più influenti del XX secolo e senza dubbio il più significativo esponente, insieme a Eugène Ionesco, Arthur Adamov e al primo Harold Pinter, di quel genere teatrale e filosofico definito come “Teatro dell’assurdo”.

Autore di romanzi e di poesie, sia in lingua inglese che francese, nel 1969 Beckett viene insignito del Premio Nobel per la letteratura con questa motivazione: “Per la sua scrittura, che – nelle nuove forme per il romanzo ed il dramma – nell’abbandono dell’uomo moderno acquista la sua altezza”.

La Casa di Carlo Goldoni, nell’ambito della proposta culturale della Fondazione Musei Civici di Venezia per il 2016 dedica  a questa grande personalità due appuntamenti di martedì, il 19 e il 26 aprile, alle ore 17.30 (ingresso su invito fino a esaurimento dei posti disponibili).

Nel primo appuntamento, Paolo Puppa – drammaturgo e docente di Storia del Teatro e dello Spettacolo alla Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università Ca’ Foscari di Venezia – proporrà un vero e proprio “viaggio” nell’opera beckettiana, in particolare attraverso quel “teatro dell’assurdo” nel cui genere le sue opere più famose sono senza dubbio le pièce Aspettando Godot, rappresentato nel 1953 a Parigi, e Finale di partita, rappresentato nel 1957 a Londra.

Ingresso su invito e fino ad esaurimento dei posti disponibili.