Presentazione del volume di Roberta Gandolfi,
Un’Istruttoria lunga più di trent’anni. Olocausto, memoria, performance al Teatro Due di Parma, Mimesis, 2016
Presentazione di Susanne Franco
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Dal capolavoro del teatro documentario europeo, L’Istruttoria di Peter Weiss (1965), agghiacciante rievocazione dei campi di sterminio nazisti che attinge i suoi versi secchi e asciutti direttamente dalle deposizioni processuali dei testimoni e dei sopravvissuti ad Auschwitz, è nato nel 1984 uno degli spettacoli emblema del Teatro Due di Parma, che ha conosciuto importanti tournée in Italia e all’estero e a tutt’oggi viene replicato ogni anno. Attraverso questo spettacolo rigoroso e dolente gli interpreti continuano a farsi mediatori della tragica memoria dell’Olocausto, regalando corpo e voce ai corpi e alle voci vittime di quello che forse il termine in lingua rom definisce in tutta la sua ferocia, “il grande divoramento”.
L’impegno reciproco che gli interpreti si sono promessi lo ha trasformato in un appuntamento rituale nel senso proprio e vibrante del termine, con la forza di un evento collettivo, ripetuto lungo un tempo ciclico, attivatore di appartenenza e memoria, catalizzatore di trasformazioni e passaggi privati e pubblici. E proprio da queste sue tante peculiarità l’autrice del volume che presentiamo stasera prende il via per una panoramica più ampia sulle modalità incarnate di trasmissione della memoria culturale: come avviene, a teatro, il passaggio della testimonianza? Come si intreccia il tempo storico con il tempo ciclico della ritualità? Secondo quali dinamiche gli attori si fanno archivi corporei, fulcri di intersoggettività?
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Roberta Gandolfi ricercatrice in Discipline dello Spettacolo presso l’Ateneo di Parma, è storica del teatro contemporaneo e studiosa della regia teatrale. Fra i suoi volumi, La prima regista. Edith Craig, fra cultura delle donne e rivoluzioni della scena (2003) e Un teatro attraversato dal mondo. Il Théâtre du Soleil, oggi (con Silvia Bottiroli, 2012). Collabora al progetto Ormete (Oralità Memoria Teatro) ed è socia della Società Italiana delle Storiche.
Susanne Franco è ricercatore di Discipline dello spettacolo presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia ed insegna principalmente Storia del teatro e Storia della danza. In qualità di curatrice ha lavorato per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia per la cura del ciclo di eventi performativi site specific “Concordanze” avviato in occasione del trentesimo anniversario della morte di Carlo Scarpa (28 novembre 2008) con il progetto “Dialoge 08 Venezia – Carlo Scarpa” della compagnia Sasha Waltz & Guests.