Giacinto Gallina e Cesco Baseggio a 120 anni dalla morte e dalla nascita
12 settembre 2017, ore 17:30
Venezia, Casa di Carlo Goldoni
Con Paolo Puppa e Piermario Vescovo
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120 anni fa, una congiuntura astrale particolare ha attraversato il cielo del teatro: il 13 febbraio 1897 moriva Giacinto Gallina, il commediografo veneziano che aveva ripreso e proseguito nel suo tempo l’arte goldoniana attraverso le sue commedie di teatro vernacolare ed esattamente due mesi dopo, il 13 aprile, vedeva la luce Cesco Baseggio, l’attore che porterà l’arte goldoniana, anche di quelle commedie veneziane, alla rinascita sui palcoscenici e alla portata di chiunque attraverso gli schermi televisivi.
Quasi un’eredità, un passaggio del testimone, quindi, lasciato nelle mani dell’attore per dare ancora voce alle commedie del poeta, quel poeta che aveva saputo esportare l’anima della sua città ben al di fuori dei confini territoriali. Due anni dopo Gallina, il 9 febbraio 1899, morirà anche Angelo Moro-Lin, che ne era stato il primo interprete e divulgatore e che sempre nel 1897, aveva azzardato l’ultimo, infausto tentativo di rientro alle scene con la Comica Compagnia Italo-Veneta “diretta dall’artista Cav. Angelo Moro-Lin”.
Il teatro dialettale veneziano perde in pochi mesi le sue voci più profonde, le sue spalle più robuste e Cesco Baseggio, quasi un predestinato, diventerà uno dei grandi interpreti di quel teatro, rinato da un tempo relativamente breve e ancora in piena fase evolutiva e che la sua arte, la sua sagacia, le sue interpretazioni impareggiabili porteranno a livelli ancora oggi ineguagliati. E se è vero che la poesia è risonar del dire oltre il concetto a questi due artisti può essere conferito a pieno diritto il titolo di custodi e paladini di quell’anima veneziana poetica e riflessiva che loro, come pochi altri, hanno saputo comunicare con ogni parola, ogni espressione, ogni accento e ogni sguardo.
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Paolo Puppa è ordinario di storia del teatro e dello spettacolo all’Università di Venezia ed ha insegnato e diretto laboratori teatrali in università straniere. All’attivo, numerosi saggi e testi teatrali (alcuni tradotti e rappresentati anche all’estero), volumi di narrativa e svariate collaborazioni con le più importanti riviste specializzate quali Sipario, Hystrio e Ariel. Oltre che ai grandi nomi della scena letteraria italiana e straniera ha dedicato molta attenzione anche al teatro veneto ed ai suoi protagonisti, con varie pubblicazioni storico- critiche e biografiche. Non solo docente ma anche drammaturgo e performer è autore ed interprete di molti copioni studiati e rappresentati in Italia e all’estero, che spesso hanno ricevuto importanti premi e riconoscimenti.
Piermario Vescovo è professore associato di Letteratura italiana presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove insegna Letteratura teatrale italiana. Campi di interesse previlegiati delle sue pubblicazioni sono la drammaturgia italiana, il rapporto tra letteratura e arti visive, la letteratura di paesaggio con numerosi saggi ed edizioni critiche di testi. Tra i suoi vari innumerevoli lavori ha curato la pubblicazione in quattro volumi di Tutto il teatro di Giacinto Gallina per la Casa editrice Marsilio di Venezia (2000-2003)
Ingresso su invito fino ad esaurimento dei posti disponibili.