Il nuovo progetto di Mattia Berto
Dal 2 al 4 febbraio 2016, ore 17-21
Venezia, Casa di Carlo Goldoni
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Anche quest’anno la collaudata collaborazione tra l’Assessorato alle Attività Culturali del Comune di Venezia, la Fondazione Musei Civici di Venezia ed ARTEVEN circuito teatrale regionale, riparte con una nuova regia firmata da Mattia Berto dal titolo Canto VI un pranzo maniacale, sensuale.
Quest’anno si affronterà il tema dell’alimentazione e del rapporto col cibo in un progetto articolato in due fasi: la prima prevede un laboratorio teatrale per adolescenti e che si è svolta a partire da Novembre 2015 al Teatro Momo di Mestre, la seconda è una performance site specific pensata per le stanze del Museo Casa di Carlo Goldoni che debutterà nei giorni del Carnevale veneziano, dal 2 al 4 febbraio 2016.
Presso il Teatro Momo di Mestre, un gruppo di adolescenti tra i 14 e 18 anni guidati da Mattia Berto, indagherà l’argomento attraverso le proprie storie, i propri vissuti quotidiani e i propri corpi a partire da un’esplorazione diretta sui modi di rapportarsi al cibo nell’epoca contemporanea. Ci si interrogherà su ciò che ci piace e perché, su come cambia il nostro aspetto secondo ciò che mangiamo. Un corpo racconta una storia? Come sto nel mio corpo? Come si veste un corpo grasso, un corpo magro?
Si parlerà di bulimia, anoressia e disturbi alimentari, del riappropriarsi del piacere di stare seduti attorno ad un tavolo e di pensare al rituale colazione-pranzo-cena come ad un momento conviviale ed estetico. Fra tradizione e innovazione, con riferimenti che spaziano dal design del cibo ai format televisivi per novelli chef, fino a testi classici come la Divina Commedia, i ragazzi cominceranno a costruire una riflessione su come si vive la propria fisicità in relazione a se stessi e agli altri. Per il regista, che ormai da diversi anni porta avanti un lavoro con le nuove generazioni sui linguaggi del contemporaneo, il teatro deve essere per i ragazzi uno strumento didattico e di crescita umana, in grado di affrontare tematiche complesse su un palcoscenico diverso dal quotidiano.
Durante i giorni del Carnevale debutterà al Museo Casa di Carlo Goldoni la performance site specific che prende le mosse dal canto VI della Divina Commedia di Dante Alighieri.
Francesca Sarah Toich, considerata tra i migliori interpreti di Dante in Italia e Lele Piovene Porto Godi sono gli attori protagonisti, affiancati dalle sperimentazioni del sound designer Stefano Luca e dei performers Elisa ed Elena Bertocco e Stefano Schio, ai quali Mattia Berto chiederà di essere complici di una nuova scrittura scenica che condurrà il pubblico in un percorso itinerante che trasformerà le sale del museo in una casa dei sensi tra riflessione e provocazione.
L’intento del regista è di provare a pensare lo spazio museale in una nuova prospettiva presentandolo al pubblico come una vera casa veneziana. Decadente, mangiata dal tempo, piena di ricordi come non ce ne sono più nella città divorata dai b&b e dalle camere d’albergo. Guidati da una padrona di casa dedita a recitare Dante, seduti ad un tavolo di soli suoni, sarà un viaggio nella poetica del ricordo che ci porterà fino al quotidiano, alla Venezia-Las Vegas, fast food di luci al neon dove il pranzo viene servito in solitudine.
INFORMAZIONI
Disponibilità di massimo 30 posti.
Prenotazione obbligatoria via telefono allo 041 2759325 o scrivendo a francesca.pederoda@fmcvenezia.it
La performance presso il Museo Casa di Carlo Goldoni si articolerà in due repliche al giorno alle ore 17:00 e 21:00 nelle date del 2, 3, 4 febbraio 2016