22, 23 e 24 febbraio 2017, ore 19:00 e 21:00
Venezia, Casa di Carlo Goldoni
di Marco Gnaccolini con Pierdomenico Simone per la regia di Mattia Berto
_
L’evento si inserisce nel più ampio progetto “Goldoni Metropolitano” ideato dal regista Mattia Berto con la Fondazione Musei Civici, il Comune di Venezia e Teatro Stabile del Veneto, in un ciclo incontri che si declinano in laboratori, spettacoli, percorsi teatralizzati ed incontri con i registi nei vari luoghi della Città Metropolitana.
“Le città mutano, cambia il nostro modo di abitarle, di scriverne e di portarle in scena. Venezia si trasforma e diventa una città sempre più metropolitana. La sfida di questo progetto è quella di raccontare la Venezia contemporanea, con i suoi protagonisti e i suoi luoghi, usando lo sguardo con il quale Carlo Goldoni l’ha percorsa tre secoli fa. Come sarebbero state le sue commedie se Goldoni le avesse scritte negli anni ‘60? Chi sarebbero stati i Rusteghi degli anni ‘70? E che cos’è il campiello oggi…la piazza di un centro commerciale? Che spirito avrebbe la Locandiera del 2017?”
A Casa Goldoni, complice la magia dei giorni del Carnevale, la figura del drammaturgo sarà trasportata e contestualizzata nel nostro tempo, nel quale, anche se la carta e il pennino sono stati sostituiti dal computer e dagli smartphone, gli spaccati pittorici del Longhi dai selfies, le raffinate edizioni di Giambattista Pasquali dagli e-book, le pietre della città raccontano ancora imperturbabili la loro storia.
La figura di Goldoni verrà trasportata nella contemporaneità usando quel lato meno conosciuto della sua vita durante il quale il Teatro rappresentava per lui una passione viscerale, ancora per poco soffocata dalla necessità materiale del mestiere di avvocato. È stato proprio questo conflitto che ha spinto il regista Mattia Berto con il drammaturgo Marco Gnaccolini, verso questa nuova drammaturgia che vede per una volta un Goldoni inedito, intimo e privato raccontato ai suoi stessi concittadini dall’attore molisano di adozione padovana Pierdomenico Simone che ha già frequentato il mondo goldoniano distinguendosi nell’Arlecchino servitore di due padroni per la regia di Giorgio Sangati
_
Mattia Berto è formatore, regista, attore e si muove intorno al teatro fin da giovanissimo. Il Teatro con e per i ragazzi è al centro della sua specializzazione fin dai primi anni di attività, come interprete, regista, programmatore. Negli ultimi anni ha affiancato il lavoro con i ragazzi nelle scuole del territorio a quello con gli adulti e con persone diversamente abili, avviando collaborazioni tra gli altri con il Centro Diurno Psicoriabilitativo Gianni Rodari di Favaro e con il Servizio Disabilità e DSA di Ca’ Foscari. Attualmente è Direttore Artistico della programmazione teatrale del Teatro di Villa Groggia a Venezia e della stagione di teatro ragazzi del “Teatro Dario Fo” di Camponogara. Come cittadino e come operatore culturale desidera curare e contribuire all’arricchimento della produzione artistica dei luoghi in cui ha scelto di vivere.
Marco Gnaccolini, drammaturgo e regista, è laureato in Drammaturgia e sceneggiatura cinema, fumetto, radio e televisione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma e in Scienze e Tecniche del Teatro allo IUAV di Venezia. Fondatore di Woodstock Teatro nel 2013, ha collaborato in importanti regie. Da novembre 2014 è scelto da Edoardo Erba per far parte di APTA (Agenzia per la traduzione d’autore).
Pierdomenico Simone consegue il diploma in recitazione presso la civica Accademia d’Arte drammatica “Palcoscenico” diretta da Alberto Terrani, Teatro Stabile del Veneto nel 2010, partecipa a vari laboratori e masterclass sia di recitazione che di danza. Nel 2016 è Silvio nell’Arlecchino servitore di due padroni, regia di Giorgio Sangati per il Teatro Stabile del Veneto, spiccando come uno degli interpreti più efficaci in scena.