Casa di Carlo Goldoni

  • La Favola dell’Orsa
    tratta da “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile.
    Venerdì 5 e lunedì 8 febbraio 2016

    Carnevale a Casa Goldoni

Casa di Carlo Goldoni

LA FAVOLA DELL'ORSA. Carnevale a Casa Goldoni

Venerdì 5  e lunedì 8 febbraio 2016
ore 12, 14 e 15

Evento

Carnevale 2016
CREATUM ovvero delle Arti e delle Tradizioni

“La Favola dell’orsa”

Venerdì 5  e lunedì 8 febbraio 2016, ore 12, 14 e 15
Venezia, Casa di Carlo Goldoni
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L’attrice Eleonora Fuser, attraverso una ricerca fisica e corporea basata su tecniche di Commedia dell’arte e di teatro Orientale, ha elaborato (utilizzando maschere di tradizione e d’invenzione, realizzate da Stefano Perocco), alcuni dei racconti contenuti nel “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile (1575-1632) realizzando uno spettacolo teatrale che la vede in scena da oltre vent’anni.

L’opera“Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de’ peccerille di Gian Alessio Abbattutis, pseudonimo scherzoso di Giambattista Basile, (famoso cantastorie di Piazza S. Marco e di Riva degli Schiavoni e fonte immediata della Fiaba teatrale del Gozzi), per la sua natura intrinseca, è diventata sintesi di un’intera cultura. La valenza teatrale del testo secentesco è insita del resto anche nella musicalità e nella duttilità comico-drammatica del suo dialetto-veicolo privilegiato dei Comici dell’Arte.

Elementi che ne fanno un’opera non solo da leggere, ma soprattutto da raccontare. Da tale opera verrà estratta e proposta al pubblico del Carnevale veneziano 2016 “La favola dell’Orsa”. Dove, come per i poemi dell’antichità spunta fuori la figura dell’aedo, l’attore- cantore (interpretato dall’attrice Michela Mocchiutti) che attraverso la semplice suggestione delle parole sa ribaltare la realtà, abolire spazio e tempo e, utilizzando il mito ed il fantastico, far apparire via via nuovi personaggi, una splendida fata da una pianta, trasformare un serpente in un meraviglioso principe, far ridere e far piangere.

Personaggi interpretati dall’attrice Eleonora Fuser che, utilizzando maschere di tradizione e d’invenzione costruisce un percorso, come un moderno rapsodo, per creare illusioni, e dar corpo a sogni. “Il Cunto dei Cunti” è il più antico, il più ricco e il più caratteristico fra tutti i libri di fiabe popolari (B. Croce), che apparve postuma fra il 1634 ed il 1636, rappresenta una fusione folk lirica ed intrecci fiabeschi che attingono alla più antica tradizione orale ed anonima. La felicità creativa, il gusto del meraviglioso, il ricorrere dell’elemento magico-misterioso, fecero si che favolisti, quali i fratelli Grimm, Perraul, Andersen, Tieck, vi attingessero a piene mani. Ma numerosi altri pregi hanno reso “Lo cunto” atto anche alla drammatizzazione: la fantasiosità e la facilità di affabulazione attrassero Carlo Gozzi che fornì una rielaborazione scenica di alcune delle fiabe del Basile, o più recentemente De Simone che da queste trasse ispirazione per “La Gatta e Cenerentola”.

Ingresso con il biglietto di Casa Goldoni

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Eleonora Fuser è stata una delle fondatrici del TAG Teatro di Venezia negli anni 70’, specializzandosi in tecniche di Commedia dell’Arte. Ha partecipato alla Scuola internazionale di Antropologia teatrale diretta da Eugenio Barba a Volterra nell’81, lavorando con maestri Giapponesi (Kabuki), Indiani (Orissi) e Balinesi. Ha collaborato per molti anni con Steven Stubb, direttore musicale per la realizzazione di opere Barocche Italiane con lo stile di Commedia dell’arte, a Boston e NY. Alla fine degli anni 80’ mette in scena lo spettacolo che la vede sola protagonista in scena “Il Racconto dei Racconti” tratto da “Lo cunto de li cunti” di G.B. Basile. Spettacolo che a tutt’oggi ha una sua circuitazione nel territorio veneto. All’inizio degli anni 90’ viene ingaggiata come attrice al Teatro Stabile del Veneto diretto da Giulio Bosetti; molti gli spettacoli a cui farà parte: “Chi la fa l’aspetta” di Carlo Goldoni regia di G. Emiliani, nel ruolo di Cecilia; “Una delle ultime sera di carnevale” regia di G. Emiliani, nel ruolo di Siora Marta; “Se no i xe mati no li volemo”, regia di Giulio Bosetti, nel ruolo della Vecchia Nana; “La Guerra” di Goldoni regia di Luigi Squarzina, nel ruolo di Orsolina; “Re Cervo” di Gozzi regia di Eugenio Allegri, nel ruolo di Smeraldina. Successivamente lavora con il Teatro Stabile di Bolzano e poi con il Teatro La Contrada di Trieste dove interpreta Donna Felice ne “I rusteghi” di Goldoni prodotto nella stagione 2003/2004. Dalla stagione 2004/2005 inizia un’assidua collaborazione con il Teatro Carcano di Milano, di cui Giulio Bosetti è stato direttore artistico e regista. Partecipa agli spettacoli “Così è se vi pare” di L. Pirandello nel ruolo della “signora Sirelli”, spettacolo che ha superato le 300 repliche in tre stagioni e presentato inoltre al Festival Autunnale di Berlino; nel 2007 con il ruolo di Marcolina nel “Sior Todero Brontolon” di Goldoni, regia di G. Emiliani con Giulio Bosetti e Marina Bonfigli riceve un largo consenso di pubblico e critica. Interpreta “la madre” nei “Sei personaggi in cerca d’autore” di L. Pirandello. Prosegue la sua attività teatrale portando in scena spettacoli di prosa legati a figure femminili, in ultimo debutta con successo nel 2014 con lo spettacolo “Cuor” di Sandra Mangini, in cui interpreta Rina Cavalieri, lavoratrice di perle veneziana la cui storia attraversa tutto il novecento. Per la sua appartenenza al territorio veneto, Neri Parenti la sceglie per il ruolo di Jolanda nel film del 2011 “Vacanze di natale a Cortina” interpretato, tra gli altri, da Christian De Sica; nel febbraio 2012 fa parte del cast del film diretto da Marco Bellocchio “La bella addormentata” e nell’ottobre 2012 partecipa al film diretto da Neri Parenti “Colpi di Fulmine”. Alla sua professione di attrice affianca una fertile attività di formazione che la vede regista e docente in varie realtà Venete. Nel febbraio 2015 riceve il premio Isabella Andreini come miglior attrice veneta di Commedia dell’Arte. Ad oggi è attrice presso il Teatro nazionale del Veneto interpretando Pantalone dei Bisognosi (ruolo maschile nell’ “Arlecchino servitore di due padroni” di C. Goldoni) diretto da G. Sangati.

Michela Mocchiutti si è formata a Udine alla Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, a Parigi con Carlo Boso, al Corso di perfezionamento per attori presso il Teatro Stabile del Veneto e vive a Venezia. Inizia la sua carriera professionale nel 1993 recitando in svariati ruoli in spettacoli di Shakespeare, Cechov, Pasolini, Goldoni, Moliere, Gozzi, Boris Vian e George Tabori ed altri ancora, diretti da Giuseppe Emiliani, Massimo Luconi, Franco Però, Egisto Marcucci, Luciano Pasini e Mauro Avogadro con la Compagnia I Fratellini, l’ Ente Stabile di Venezia, Messina, Verona e Trieste. Ha lavorato in film, spot e programmi televisivi. Dal 2004 insegna uso delle maschere all’Accademia dell’Arte di Arezzo. Ha anche insegnato tecniche teatrali al Festival della Scienza di Genova, per la Regione Sardegna, per il Teatro Stabile di Verona, per il Teatro Metastasio di Prato ed il Teatro Ponchielli di Cremona.

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