Nella Biblioteca di Casa Goldoni si trova un cospicuo settore di edizioni delle opere goldoniane, italiane e straniere, da quelle contemporanee all’autore, fino alle attuali in costante ncrementazione.
Le edizioni settecentesche sono rappresentate in misura considerevole e scandicono il percorso completo dei non sempre facili rapporti di Goldoni con il mondo dell’editoria, partendo dalla prima stampa di Giuseppe Bettinelli fino all’ultima edizione ad opera di Antonio Zatta. Non di tutte si possiede la collezione completa, ma quelle più note e generalmente ritenute fondamentali come le edizioni Bettinelli (1750-1755), Paperini (1753-, Pitteri (1757-1763), Pasquali (1761-1778?) e Zatta (1788-1795) sono presenti in forma completa. Fra le edizioni settecentesche sono presenti anche alcune traduzioni straniere delle opere goldoniane.
Per le edizioni ottocenteche nella Biblioteca di Casa Goldoni sono diponibili le veneziane Antonelli (1827-1831) e Grimaldo (1856-1866), la padovana Zanon Bettoni (1811-1817), la milanese Visaj (1828-1830), la Giachetti (1823-1827) e la Vannini (1825-1828) di Prato, la napoletana dai torchi del Tramater (1826).
Particolarmente interessanti sono le edizioni illustrate, a partire dalle due settecentesche, Pasquali e Zatta: nella Pasquali, gli antiporta ripercorrono tappe della vita di Goldoni nel volume delle Prefazioni e introducono ogni commedia, con grande dovizia di dettagli ornamentali che ricostruiscono minuziosamente un certo gusto ridondante dell’epoca negli ambienti, con tappezzerie a disegni complessi, specchiere e dipinti, fregi e stucchi sopra porte e caminetti. Nella Zatta le illustrazioni diventano una per ogni atto delle commedie pubblicate, ad eccezione dei drammi per musica degli ultimi volumi che continuano a presentare solamente quella introduttiva, ma gli angoli delle stanze inquadrati diventano di una semplicità più spartana, il mobilio essenziale, qualche ornamento di piccoli quadri o specchi e le porte assolutamente lineari.
Ambedue hanno in ogni caso il pregio di permetterci di cogliere, con un solo colpo d’occhio, ambienti e situazioni e di penetrare quindi immediatamente nello spirito dell’epoca e della commedia. La storia delle edizioni goldoniane illustrate continua nel secolo successivo, ma in queste, per quanto assai piacevoli, il gusto del tempo influisce eccessivamente: per fare un esempio, nella pur elegante edizione Sonzogno del 1884, illustrata da Giacomo Mantegazza, se l’abbigliamento maschile è piuttosto fedele, quello delle dame raffigura pienamente la moda dell’alta società umbertina dell’epoca.