Casa di Carlo Goldoni

  • INCONTRI DI PALCOSCENICO.
    Il racconto

    Presentazione del volume
    “Il corpo pensante, la mente danzante:
    dialogo sul metodo Hobart”
    martedì 4 ottobre ore 17:30

Casa di Carlo Goldoni

INCONTRI DI PALCOSCENICO. IL RACCONTO. Il corpo pensante, la mente danzante: dialogo sul metodo Hobart

Evento

Casa di Carlo Goldoni,
martedì 4 ottobre
ore 17:30

Presentazione del volume
“Il corpo pensante, la mente danzante: dialogo sul metodo Hobart
con Gilian Hobart e Claudio Gasparotto,
a cura di Lorella Barlaam
casa editrice Gauaraldi LAB, 2014


Relatore: Claudio Gasparotto

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Un viaggio nel pensiero di Gillian Hobart, la creatrice del Metodo anti-metodo che propone il movimento danzato come pratica umanistica a favore del mondo interiore, per farne emergere la bellezza. Lorella Barlaam conduce un dialogo a tre voci che ci parla della danza, oggi, come arte aperta a tutti, rivelando l’autenticità del pensiero di una vera Maestra.

Nel testo, inoltre, intervengono tre autorevoli voci a contribuire a questo speciale dialogo: Alessandro Pontremoli (studioso di danza e docente all’Università di Torino, DAMS), Alberto Testa (critico di danza e docente all’Accademia Nazionale di Danza a Roma) e Amedeo Amodio (danzatore e coreografo di chiara fama). Il libro racconta la nascita del Metodo Hobart®, una pratica educativa tesa a formare la persona nell’unità mente-corpo e nelle sue innumerevoli possibilità espressive e comunicative. Un lavoro di ricerca fondato sul processo di ascolto, cura, apprezzamento di sé sulla base del potere educativo del movimento danzato.

Il Metodo, favorendo l’integrazione con la propria interiorità e con gli altri, contribuisce a creare individui maggiormente attivi, più coscienti e creativi, individui con una migliore immagine di sé. È questa particolarità che lo rende innovativo, vitale e in perfetta sintonia con le urgenze del nostro tempo.

La presentazione del libro è un’occasione di dialogo, circolazione e scambio di idee, perché propone la danza come un altro modo di fare cultura per sostenere la dignità della persona abile o differentemente abile.