Casa di Carlo Goldoni

  • PAOLO PUPPA LEGGE PIRANDELLO
    ovvero quattro novelle in scena

    I piedi sull’erba
    Casa di Carlo Goldoni, 7 febbraio 2017

Casa di Carlo Goldoni

PAOLO PUPPA LEGGE PIRANDELLO. I piedi sull'erba

Evento

Come moltissime istituzioni di tutto il mondo anche Casa Goldoni vuole rendere omaggio, a 150 anni dalla nascita, a Luigi Pirandello, uno tra i maggiori drammaturghi del Novecento, insignito nel 1934 del Premio Nobel per la letteratura.

Lo farà con noi e per noi una delle più autorevoli voci pirandelliane, Paolo Puppa, ordinario di Storia del teatro all’Università Ca’ Foscari di Venezia ma anche drammaturgo e performer, che ci offrirà un’esperienza assolutamente particolare con l’opera dell’autore siciliano, esperienza elaborata appositamente per noi in un ciclo di quattro incontri dal titolo Puppa legge Pirandello, ovvero quattro novelle in scena.

Ecco il secondo appuntamento.

I piedi sull’erba
Casa di Carlo Goldoni, 7 febbraio 2017, ore 17.30

La trattazione della senectus, della vecchiaia, in Pirandello evolve in un percorso che può essere individuato con l’esame di uno stesso motivo, quale l’incontro tra il vecchio e l’erba fresca dei campi, che viene proposto in due novelle ben lontane una dall’altra sia per la collocazione temporale che per l’ottica attraverso la quale ci viene restituito l’argomento:  equiem aeternam dona eis, Domine! e I piedi sull’erba. Nella prima, del 1913, il rapporto  ra vecchio ed erba è puramente luttuoso, quasi un pianto funebre nel quale si pietisce un palmo di terra dove gettare le nostre ossa che sia sotto l’erbuccia della nostra terra! Nella seconda, datata 1934 cioè quasi vent’anni più tardi, il registro cambia totalmente, con un maggiore risalto a un ritrovato rapporto con il proprio corpo, un riavvicinamento alla macchina del desiderio che porta ad immaginare a quanto possa essere una delizia immergere i piedi nel fresco di quell’erba nuova! e a volersi prendere quel piacere innocente.

Prima di un piccolo corpus costituito da quattro novelle vistosamente connotate dalla contrapposizione vecchiaia-infanzia, aperto-chiuso, luce-ombra e materia-spirito, I piedi sull’erba racconta la solitudine di un padre rimasto vedovo, che assiste inerte al crudele succedersi delle generazioni e all’isolamento progressivo, inevitabile conseguenza della vecchiaia. Sulla novella incombe, come un convitato di pietra, il cadavere della moglie defunta ma poi il narratore ci presenta la metamorfosi regressiva del vecchio vedovo protagonista con un progressivo senso di leggerezza assai vivo puntualmente smorzato in un rigurgito amaro dallo schiaffo di quella solita realtà che tutto deve riportare ad un conformismo umiliante ed ipocrita.

Ingresso gratuito su prenotazione, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

  • Per prenotazioni: telefonare allo 041. 2759325 o allo 041.2440317