Anna Moro-Lin esordisce nel 1978 con una mostra alla Galleria Il Traghetto di Venezia.
La matrice astratto lirica caratterizza la prima fase del suo lavoro pittorico e grafico. La produzione degli anni successivi si distingue per l’irruzione della carta nella pittura, per il suo farsi protagonista. L’avvicinamento alla materia del suo operare (cellulosa, carta, garza) la porta ad analizzare il significato e il peso del processo operativo e a riconoscere gli elementi accidentali che concorrono al risultato finale.
La ricerca di Moro-Lin prosegue focalizzandosi sui valori dello spazio e della materia. Il superamento del concetto di opera come oggetto porta alla frantumazione dello spazio centrale e alla produzione di un “luogo” che è ottico e tattile ad un tempo. L’esigenza di allargare i contenuti e i confini del proprio lavoro la stimola a sperimentare nuovi materiali e nuove tematiche legate al riciclo e ai problemi dell’ambiente.
Ha realizzato più di cinquanta mostre personali, partecipato, su invito a workshop internazionali e mostre collettive tra cui edizioni 1998, 2004, 2005, 2006, 2010, Miniartextil, Como; Helsinki “Left over”; Charmey “Triennale International du papier”; Roma “Off loom”; Edizioni 1997, 2003, 2009″ International Textile Art”, Graz; Amelia “2° Edizione Arte tessile contemporanea”; Foggia “Tramarte – Fiber Art e oltre” e le successive edizioni di “Tracarte – rassegna internazionale di opere in carta”; Ljubjana “Our daily bread”, Tournai “Triennale internationale de la tapisserie”; Varna (Bulgaria) “Conflicts/Dialogues”, Pezinok (Slovacchia) “Invisible exhibition”; Ruzomberok (Slovacchia) 6° International Paper Symposium; Ryn (Polonia) “The dark room”.
Ha pubblicato con il Centro Internazionale della Grafica di Venezia lecartelle: “Retiarius” 1982; “Nuvole come…” 1984.Dal 1995 è responsabile del Laboratorio di Arti Visive ARCI -Verdeaqua riservato ad adulti interessati a ricercare, elaborare e tradurre nei modi dell’arte, le proprie esigenze espressive.